Edificata nei primi anni del Seicento dalla famiglia padovana Dotti dei Dauli, la villa divenne presto cuore agricolo e residenziale di un vasto territorio che coincide con l’attuale centro di Dolo. Nel Settecento, con l’unione tra Angela Dotti e Girolamo Da Rio, il palazzo  viene trasferito ai conti padovani Da Rio e, nell’Ottocento, ospitò uffici pubblici come la Deputazione Comunale e la Pretura Mandamentale.

Dopo anni di abbandono, oggi la villa rinasce come polo culturale multifunzionale: un luogo che custodisce la memoria e l’identità con l’Archivio Storico Digitale della Riviera del Brenta e accoglie la comunità con spazi per eventi, famiglie e creativi.